martedì 28 febbraio 2012

odio fare colazione in compagnia...

riflessioni mattutine prima di andare in palestra (per la prima volta... tornerò a casa... distrutta!!!)

il momento della colazione per me è sacro... se non è di silenzio assoluto poco ci manca... in genere sono sempre la prima ad alzarmi a casa e quindi me la posso godere in santa pace... faccio il caffè, metto a scaldare il latte, accendo la tv a volume bassissimo per sentire le notizie e leggere le rassegne stampa, preparo le fette biscottate con la marmellata...mi siedo e mangio... rigorosamente da sola... e in silenzio...

capita però che certe mattine, tipo oggi, mi svegli più tardi... e che quindi il momento della colazione sia condiviso con mio padre e/o mio fratello (già con mia madre è diverso, lei sta più zitta!)... ecco.... io detesto fare colazione in compagnia! mio padre non sa cosa significhi fare piano, mi parla mentre mangio, si muove per la cucina, apre i pensili, prende le varie cose, mi sposta il canale della tv... e lì arriva il nervoso... parla, chiede, si aspetta le mie risposte... ma io di prima mattina non ho voglia di parlare, voglio godermi ancora un po' del silenzio che mi porto dietro dalla notte!!!

e se la giornata comincia così... non so come andrà avanti!

poi c'è anche altro che mi ha dato l'urto ultimamente (quando comincio la giornata male, poi proseguirà peggio, me lo sento!)... diversi amici stanno cercando casa/rimettendo a posto quella che già hanno, eccetera... io non so se mi sto facendo condizionare da loro o dal fatto che il mercato immobiliare adesso potrebbe essere propizio per un acquisto... anche se io con le mie forze non ce la farei mai... sto però pensando che magari andare in affitto non potrebbe essere male... per essere indipendente, per fare come mi pare, per fare colazione in pace... e se da una parte mia madre (inaspettatamente per me) pare anche approvare questa mia scelta, mio padre ieri sera se ne esce con "Ma, io non capisco tutta questa voglia che c'hanno tutti adesso di andare a vivere da soli!"...

anche lì... m'è montata su una rabbia silenziosa... che ancora mi fa ribollire il sangue! non ho mai vissuto fuori, ho fatto la pendolare nei miei anni di studio universitari, perchè i miei dicevano che non potevano permettersi di pagarmi gli studi fuori, non ho fatto l'università che avrei voluto, praticamente ho sempre fatto quello che volevano e si aspettavano loro... e adesso che tutto ciò comincia ad andarmi stretto, che voglio avere i miei spazi... tac... lì a tarparmi le ali, anzichè incoraggiarmi! io comincio ad essere stufa della loro invadenza, di mia madre che mi apre le buste della posta che mi arrivano, di sentirmi in dovere di dire ogni volta con chi esco e dove vado (questo in realtà non me lo chiedono, sono io, stupidamente, che lo dico ogni volta!), di sentirmi dire "ma esci anche stasera?", di sentirmi controllata nelle spese che faccio... sono stanca di tutto ciò...
S., il collega con cui ultimamente mi sto confrontando spesso, mi dice che dovrei cominciare davvero a prendere in mano la mia vita e che andare a vivere da sola sarebbe il primo passo da fare... non so... ci devo riflettere... e nel frattempo sperare di vincere al Superenalotto!

Ok... il mio post di lamentele è finito... è anche ora di andare!!!

7 commenti:

  1. o.O ma questo post l'ho scritto io o l'hai scritto tu?? NON SAI QUANTO MI SONO RICONOSCIUTA NELLE TUE PAROLE!!! ^______^ Io penso che sia questa precarietà che insidia noni giovani da dentro che ci metta la voglia di andare a stare soli, per dimostrare a noi stessi che ce la facciamo!!! pure a me piace la colazione! mi piace stare imambolata a fissare la schiuma del cappuccino che mi sono preparata, inzuppare dentro una per volta le mie 4 macine... di mattina non mi va di rispondere a troppe domande.. la mia mamma di mattina sembra jerry scotty al milionario, tante, troppe domande... e io di risposte non ne ho nessuna, manco per me stessa... mi sono riconosciuta un sacco nella tua insofferenza e nel desiderio di evadere dalla gabbia che ci hanno costruito intorno... ps se sono con il mio boy mi pice anche andare a fare colazione fuori, al bar, sedersi, parlare... :P buona giornata.. bacino :* smuakkete, Papina

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  2. ti capisco, anche io non vedo l'ora di poter fuggire da casa dei miei, per quanto io li ami e sia felice di avere i genitori che ho... anche a me la casa sta stretta, solo che non avendo quasi un lavoro, ora non posso nemmeno pensarci :(

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  3. Ti capisco sai, penso che sia così per tutti! Io alle volte mi chiedo perché, poi ricordo com'era per mia madre anche quando io ero piccola, quindi dopo anni che era sposata. E cosa fai, e dove vai, e cos'hai comprato... Ma che ti frega, le avrei risposto. Invece per lei era normale, e ogni volta dava spiegazioni su spiegazioni a mia nonna. A quarant'anni suonati, ma dimmi tu! E quindi si aspettano che per noi sia così normale spiegare in dettaglio tutta la nostra giornata, non avere intimità ne' indipendenza. Che poi è assurdo, che senso ha? Pensa che io abito da sola da più di tre anni ormai (va be, da sola, per conto mio comunque) e se per caso faccio l'errore di passare da mia madre dopo aver fatto la spesa, mio padre si mette a ravanarmi nelle borse per scoprire cosa ho comprato! Ma cosa gli frega a lui, non ho capito! Bah...
    Comunque anche quella della colazione condivido in pieno... Io per esempio odio la tv al mattino, e quando vivevo con i miei, e lo sapevano benissimo, zac, prima cosa, tv accesa, giro per i canali, volume a palla... E guai che andassi in cucina a mangiare per conto mio "non stai mai in compagnia, e dai stai qui un po', e blablabla..." No, dopo una certa età ognuno a casa sua.... almeno si potesse!

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  4. ohhh andare a vivere da sola *o* un sogno che diventerebbe realtà! guarda ti capisco, io non sopporto mio padre che tratta me e mia sorella come bambine. ok scherza, ma non ha senso del limite.... e poi si esatto, non è solo quello, è un po' tutto, è il farti i cavoli tuoi senza che nessuno metta bocca sulle tue decisioni... w la libertà! ti sostengo!!

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  5. anche io voglio vivere da sola!! ho 25 anni e anche io ho studiato viaggiando, sono sempre stata a casa. ora? ora non lo sopporto più! ieri ho imprecato perchè mi è volato giù un libro da una mensola e mi ha rotto un soprammobile al quale tenevo. mi hanno sgridato perchè "non si dicono parolacc! e anche per andare a letto... fortuna che ho il pc perchè dalle 11 in poi non posso stare in salotto, devo andare a dormire!
    se puoi permettertelo, inizia a guardarti in giro...corrompi tuo padre dicendogli che comunque avrai bisogno di lui per i lavoretti di casa, magari funziona.
    ps: io al mattino leggo per mezz'ora tutti i giornali on line. chi mi interromper rischia la vita.

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  6. Non si tratta di irriconoscenza, ma ad una certa età BISOGNA andarsene via. In special modo se in casa si è già "autonomi" ovvero non si aspetta il genitore per tutta quella serie di cosette quali fare una lavatrice se necessario, spazzare, togliere un po' di polvere, cucinare per sè e per gli altri.

    C'è poco da fare, quando non si dipende per le questioni "vitali" di cui sopra, ognuno di noi cresce e si crea le proprie abitudini. Quando queste divergono anche un minimo da quelle dei genitori è finita.
    A me è capitato così, tanto che nei due anni in cui ho smesso di lavorare (e ancora non lavoro) ed ho fatto la superpendolare per finire l'università, ho desiderato ardentemente andarmene via. Adesso che posso (e bacio la terra per la fortuna che ho avuto), adesso che mancano una manciata di settimane, devo "tenermi"; non posso esultare per questo prossimo traguardo, non almeno troppo davanti i miei genitori che sono sì contenti, ma mi rendo anche conto che se dicessi qualcosa come "finalmente vado via", la prenderebbero male.
    Ma come ho scritto sopra dovrebbero capire che non si tratta di non riconoscenza quanto unicamente di naturale evoluzione.

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  7. grazie mille ragazze... leggere le vostre risposte m'è di conforto... stasera a cena ho riaffrontato l'argomento... le risposte? "Chissà dove vai? con quello che guadagni pensare di pagare 400 euro di affitto è una pazzia! Poi con cosa vivi?"

    Niente... qui la cosa da fare è rimboccarsi le maniche, trovare un altro metodo per arrotondare lo stipendio... e magari trovarsi la casa in condivisione con qualcun'altro!!! non demordo però!

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