domenica 6 luglio 2014

Io e l'ingegnere... parte 3

Dove eravamo rimasti? Ah sì, il giorno in cui sono stata sveglia 20 ore, le ultime due delle quali passate tra il divano e il letto dell'ingegnere... tra baci e coccole... e forse anche qualcosa in più...

Forse qualcuno avrà pure scritto un libro su come comportarsi in casi come questo, sul chi deve farsi sentire per primo, su come si deve proseguire... ecco... se avete notizia di questo libro... fatemelo sapere, perchè io non so mai mai come comportarmi! Probabilmente durante la settimana ci scambiamo qualche messaggio, non me lo ricordo sinceramente, arriviamo direttamente al venerdì successivo... di nuovo a casa sua... a vedere un film. In inglese. Senza sottotitoli. Poi ha pietà di me e me li scarica. Ovviamente in inglese. Io sono esausta, riesco miracolosamente a non addormentarmi durante tutta la visione del film e a capire un buon 70% di quello che si è detto. Praticamente uniche note positive della serata. Arriva poi il suo coinquilino e io capisco che è ora di tornare a casa. In tutto ciò la mia confusione non fa altro che aumentare. Bofonchia  qualcosa sul fatto che il giorno dopo avrebbe avuto un aperitivo con degli amici, capisco quindi che per me non c'è posto e mi organizzo già in altra maniera, dopotutto c'è un giro di shopping pre-matrimonio da fare...
Buonanotte, due casti baci sulla guancia (sono tua zia di 85 anni che mi dai due baci sulla guancia!!?!?) e torno a casa, con sempre più confusione in testa.

Sabato 24 maggio, il giorno dopo. Mi arriva un suo whatsapp. Inaspettato. Mi dice che, se sono in zona, dopo l'aperitivo, possiamo vederci. Peccato che lo shopping, con relativa cena, che io abbia pianificato con le mie amiche sia dalla parte opposta. Ci teniamo in contatto. Com'è o come non è, riesco a far finire il pomeriggio e la serata abbastanza in fretta. Per le 23 circa sono a casa sua. Chiacchiere... un bicchiere di vino... si scherza... poi una sua battuta... "Dove eravamo rimasti la settimana scorsa?" E sono di nuovo mani che si sfiorano, labbra che si cercano, abbracci dentro cui rifugiarsi, vestiti che mano a mano si rivelano di troppo... Attenzioni inaspettate..Mi sento felice, anche se con una punta di sbigottimento per come siano andate in fretta le cose...

Passano i giorni... sempre meno segni di vita da parte sua... è molto impegnato nel lavoro e nell'organizzazione di un festival che sta curando... il tempo per scrivere cavolate su Facebook lo trova, perchè per me no?
Ci risentiamo con un paio di whatsapp (l'iniziativa è partita sempre da me)... Io poi ho il matrimonio dei miei amici, per cui sono impegnata lì... Ogni tanto commenta qualche cosa che scrivo su Facebook, vorrebbe partecipare pure lui all'iniziativa in cui è coinvolta la Capotondi, ma è al lavoro e non riesce...
Vado a teatro, ascolto la Capotondi, ci faccio un selfie insieme, torno a casa entusiasta del pomeriggio...
E chi si fa appunto risentire? Ma lui! si scusa per i suoi silenzi e le sue assenza... mi dice che avrebbe piacere fare un giro e quattro chiacchiere prossimamente... Prossimamente?!?! ma che sei un annunciatore Rai??

to be continued...

14 commenti:

  1. Capisco che non bisogna accontentarsi, ma magari l'avverbio infelice faglielo passare :-D

    RispondiElimina
  2. Mmm sono alquanto sospettosa... aspetto il resto della storia ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. piano piano... datemi tempo... anche se in realtà non c'è granchè da scrivere...

      Elimina
  3. ma devi sempre correre a casa sua di sera? no no no no no no.... e se non si fa vivo più di tanto con i messaggini mi puzza. Però è ing. in effetti...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. una mia amica mi ha pesantemente rimproverato per lo stesso motivo... che mi sposto sempre io!!! :)

      Elimina
  4. Le premesse non sono delle migliori, fai bene ad andarci piano!
    Passi per il macrobiotico, però...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. mi sa che qui sono passata dal "tutto troppo in fretta" a "andarci a ritmo di lumaca"...

      Elimina
  5. Sicuramente ti sei lasciata andare come a volte succede, e lui ci "marcia" un pò. Non vorrei lo facesse troppo spesso e troppo a lungo, per te ovviamente. Ma vediamo come continua la storia, se c'è un seguito.
    Sicuramente i baci da zia 85enne e il "prossimamente" più di tutto... non sono il massimo.

    Io credo che ogni donna dovrebbe sentirsi importante e speciale per chi le sta accanto, per quel che posso, il mio consiglio e di cercare qualcuno che ti ci faccia sentire, ma non per le poche ore di una serata anche bellissima, ma continuamente. E' chi "resta" che ama davvero ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. caro Maurizio, le tue parole sono sempre così belle... è davvero fortunata la ragazza che ti sta vicino! da come (non) stanno andando le cose, mi pare evidente che non si continuerà a lungo... e quanto al resto... mi pare evidente che l'infelicità e la solitudine sono tratti salienti della mia vita....

      Elimina
  6. ma sto tipo esattamente.. che problema ha!??!?!?! perchè fa sempre spostare te?!?! perchè ti adula poi sparisce!??!? perche ti fa offrire!??!?!? vuole che uan congregazione di blogger tue amiche vada a cercarlo e a spaccargli la faccia?!?!?

    RispondiElimina
  7. mmm ho letto i post precedenti.. ohmama, 'sti uomini diventano sempre più complicati da gestire!!

    RispondiElimina

Un commento... cosa vuoi dirmi???