lunedì 10 novembre 2014

Berlino, 25 anni dopo

Fare questo post su Berlino oggi, a 25 anni dalla caduta del muro, è forse scontato... ma è anche l'unico momento che ho libero per farlo!
25 anni fa ero troppo piccola per ricordarmi qualcosa di questo evento che ha davvero cambiato la storia... e la storia, purtroppo, fino a quel punto, nei programmi scolastici, non ci arriva mai o quasi... Mi è quindi servito farmi questa full immersion dal vivo in una delle pagine più controverse che siano mai state scritte nel destino di un popolo...
I frammenti di muro in giro per Berlino si trovano in tanti posti, in tratti più o meno lunghi... si va dal singolo "blocco" che sarà largo un metro, a intere lunghezze che costeggiano giardini o tratti della città... dove non c'è il muro, però, c'è un tratto sul marciapiede o sulla strada che lo ricorda:


Sul marciapiede
Un tratto trasformato in un'opera d'arte
Qui un lungo tratto di muro ancora in piedi


Alcuni tratti sono stati trasportati in un luogo che non era quello originario... in questo caso mi riferisco a quello portato in un centro commerciale a Potsdamer Platz in cui era stata allestita una mostra.


 In Bernauer Strasse abbiamo potuto vedere il Sacrario del muro di Berlino... usciti dalla metro si inizia a vedere una lunga fila di sbarre di ferro, poste a ricordare il luogo in cui originariamente c'erano mattoni e calcestruzzo a dividere gli abitanti... dall'oggi al domani non si poteva più andare da una parte all'altra della strada, intere famiglie divise per anni... e, sui pannelli espositivi presenti, abbiamo letto di tanti tentativi fatti per scappare da est a ovest... persone che, avvalendosi di speciali lasciapassare, trasportavano nei bauli delle macchine tanti disperati.... gente che scavava tunnel, altri che si gettavano dalle finestre... mi ha colpito tantissimo la storia di una ragazza, incinta al nono mese di gravidanza... lei, con il marito e una figlia di pochi anni, riesce comunque a saltare dal secondo piano di una delle case che avevano il muro proprio a ridosso... e due giorni dopo, nella parte ovest, ha partorito... vorrei ribadire il concetto di "nono mese" e "secondo piano"! A molti è andata bene, molti altri invece sono morti nei loro tentativi... Anche qui i numeri sono incerti... stime ufficiali parlano di 130 vittime, quelle ufficiose le fanno salire a 200 circa... 

 
Da uno spiraglio tra due lastre si intravede quello che c'è di fronte... ancora muro... e una torretta di osservazione!

 
In una delle case di Bernauer Strasse campeggia la foto di un soldato di frontiera che corre e sembra quasi volare... Conrad Schumann il suo nome, il primo a fuggire.. in un attimo di disattenzione dei suoi commilitoni, prende e scappa... sono proprio quei primi giorni dell'agosto 1961 in cui il muro è appena stato eretto... Questa sua fuga avrà poi gravi conseguenze sulla sua persona, perchè cadrà più e più volte nell'alcolismo e nella depressione... fino ad arrivare al suicidio nel 1998...


Sempre lì, è possibile salire, gratuitamente, fino alla terrazza del centro di documentazione... e avere quindi una visione dall'alto... perchè si è ritenuti a pensare che di muro ce ne fosse solo uno... in realtà erano due, in mezzo c'era una sorta di terra di nessuno... e poi guardie posizionate sulle torrette... 

A Checkpoint Charlie, oggi luogo prettamente turistico, in cui ci si avvicina al pseudo posto di blocco presieduto da due militari americani (in realtà non sono veri graduati), rimane la ricostruzione di com'era questo punto in cui si passava dall'Ovest all'Est... e la memoria è ben preservata dalla presenza di diversi musei... tra cui una galleria di foto che documenta tutte le fasi di vita del muro, dalla sua costruzione fino al suo crollo.
Checkpoint Charlie


Chi stava nella parte est di Berlino aveva tutto, un lavoro, una casa, servizi per i bambini... la vita quotidiana è ben documentata nel museo della DDR, che comprende pure una Trabant, l'auto che venne prodotta per il popolo tedesco dell'Est, economica (mio padre, al mio ritorno, mi ha chiesto se avessi visto la macchina fatta di cartone... cosa? ho appreso poi che la carrozzeria era un miscuglio di lana e cotone pressati e trattati con resine, fino a formare il Duroplast) e virtualmente eterna (soprattutto per quel che riguarda la carrozzeria). Nel museo, quindi, la vita quotidiana è ben rappresentata in tutti i suoi aspetti: mezzi di trasporto, abbigliamento, lavoro, scuola, vacanze, interrogatori con la Stasi, prigioni, nudismo... insomma... sulla carta era il paese di Bengodi... se non fosse per il piccolo particolare della mancanza di libertà! 
Come sono tornata a casa non ho fatto altro che leggere le storie degli abitanti, di chi ce l'aveva fatta e di chi no (gli ultimi tentativi di evasione proprio pochi giorni prima dell'abbattimento), dei risvolti che ha avuto tutto ciò sulla storia della Germania in primis e dell'Europa poi... Ma quello che mi è rimasto più fisso è stato considerare che c'è gente della mia età che è nata in questo mondo... certo, a cinque anni non hai la percezione di quello che significa la libertà... ma se questo muro non fosse mai caduto... ci sarebbero stati altri trentenni che avrebbero lottato per andarsene, che avrebbero scavato tunnel o si sarebbero nascosti nei bagagliai di quelle poche macchine che potevano circolare tra le due parti... 
Un percorso davvero da fare... io e la mia amica, a fine giornata, eravamo anche abbastanza silenziose e forse un po' sgomente... però non si poteva andare a Berlino e non documentarsi su tutto quello che la città ha passato davvero pochi anni fa!
Per approfondire un po' consiglio di collegarsi qui! E' in italiano, niente paura!
A presto... e tranquilli... sarà più leggero il prossimo post! (non rileggo cosa ho scritto, il sonno mi chiama... spero bene!!) 




13 commenti:

  1. Mi piace che abbiano trasformato un simbolo negativo in qualcosa di bello per la città. Come a dire che per tutto c'è speranza.

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  2. Ricordo bene le scene della caduta del muro, lo sai?
    E mi colpirono molto, anche se ero solo un bambino.

    Moz-

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    1. Io non ero neanche nata :-)))

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    2. io Miki invece non me lo ricordo per niente... e Wannabe.... te sei una bambina!!!!!!!!!! ;)

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  3. Anche io ero piccola 25 anni fa e non mi sono mai documentata sulla vicenda. Credo di avere un buon motivo per andare a Berlino.

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    1. potrebbe essere uno dei tanti motivi per andare a Berlino infatti... oltre che perchè è una città davvero bella!

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  4. Anche io me lo ricordo, avevo pochi anni, ma ricordo ancora bene le immagini trasmesse dal tg, beh in quel momento si è scritta la storia, io forse ero impegnato ad imbrattare i muri della mia cameretta con un pennarello. :-)

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    1. quei momenti in cui si scrisse la storia... ma che io proprio non ricordo!!! se te imbrattavi i muri della tua cameretta... io avevo i termosifoni da imbrattare con un colore a cera!!! ;)

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  5. Me lo ricordo bene anche io, ero piccola ma certe cose non le dimentichi.
    Bellissimo post e la Berlino "storica" ha incantato anche me.

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    1. i primi ricordi legati a fatti storici che ho sono quelli degli omicidi di Falcone e Borsellino... cerco di fare mente locale su qualcosa successo prima, ma non ci riesco!

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  6. Verissimo, nei programmi scolastici arrivi a malapena a finire la seconda guerra mondiale... (almeno ai tempi nostri, ora forse si fermano agli egizi credo... ^^), quindi... meno male che ci hai pensato tu con questo bellissimo post a mettere in luce quel momento storico FONDAMENTALE, nell'anniversario dei 25 anni :) Davvero interessantissimo, grazie per questa visita guidata, del resto oh... è il tuo lavoro e lo fai bene :D

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    1. non so come siano messi i programmi scolastici ora... meglio non indagare!!! grazie per i tuoi complimenti sul post, in realtà, riguardandolo dopo, vedo che è tutto impostato male... ma ero troppo stanca per stare a litigare con le foto!!!

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