domenica 30 ottobre 2016

"Mi tremava anche il sogno" #3

Ho deciso che faccio prima a creare un nuovo post.
Grazie dei commenti amici blogger.
Scrivete da ogni parte d'Italia, nel tempo si è creata una rete di affetto per cui, pur non essendoci mai incontrati di persona, ci si preoccupa come per amici che si frequenta abitualmente.
Questa mattina nuova scossa.
Io vivo in provincia di Ancona, sulla costa, distante un centinaio di km dai luoghi dell'epicentro... o forse dovrei dire degli epicentri.
Anche  stamattina la scossa, interminabile, l'ho avvertita benissimo. Come dicevo per l'altra, non ho mai sentito boati. I rumori che si sentono sono quelli dei mobili che si muovono, le ante e gli sportelli che cigolano, i bicchieri e tutte le stoviglie che tintinnano.
Poi boh, il cane di casa nostra deve essere atipico... non ha fatto un guaito...
Nessun danno a casa mia. Stavolta però danni si sono registrati nei paesi limitrofi. Una delle chiese di cui avremmo dovuto parlare durante il trekking urbano di oggi pomeriggio - annullato - ha avuto dei cedimenti nel tetto. Calcinacci sono caduti da diverse abitazioni. Crepe si sono aperte in tetti e case.
Non si sa che fare. Ovviamente non ci muoveremo, come invece avevo ipotizzato ieri sera di fare... c'erano in ballo diverse idee di muoverci per andare a Ravenna o San Sepolcro, finanche Assisi, che sono anni che non la visito più. Invece no. Le strade devono essere libere per i mezzi di soccorso.
Il mio amico vigile del fuoco domani deve partire per Arquata. Le notizie che arrivano da giù dicono che, con la scossa di stamattina, di Arquata non è rimasto più niente.
Mi piange il cuore. Si ricostruirà. Ma la paura di uno spopolamento di quelle zone è forte, fortissima.
Non abbandoniamoci a sterili polemiche. E non abbandoniamo nemmeno i territori colpiti!
Vi abbraccio tutti e vi ringrazio dei vostri pensieri!!
Chiara (alias Kanachan)

giovedì 27 ottobre 2016

"Mi tremava anche il sogno" #2

Torno con un post di certo non allegro, usando il titolo di una raccolta di disegni e pensieri scritti da bambini fabrianesi dopo il sisma del 1997.
In realtà il sogno non mi è tremato, contrariamente a due mesi, ero ben sveglia a studiare. Sarà che ero chiusa in casa, ma io i boati non li ho sentiti. La sedia che si muoveva, il lampadario che oscillava, mia madre che dalla soffitta mi chiamava... tutto reale.
E la seconda scossa peggiore della prima. Credevo non avrei chiuso occhio. Invece la realtà dei fatti mi ha smentita. Ovviamente il discorso del giorno in ufficio e ovunque era il terremoto.
Come poteva non esserlo? La scossa di questa mattina me la sono risparmiata perchè ero fuori ufficio, stavo camminando... ma anche ora che scrivo, ogni movimento che faccio e che fa muovere la sedia, mi fa pensare "Oddio, il terremoto!"Avrò girato lo sguardo verso il lampadario non meno di 5 volte nell'ultima mezz'ora.
Il figlio undicenne della mia collega non è voluto rimanere a dormire a casa. Era terrorizzato. Sono andati da una parente che vive a piano terra.
Altri hanno preparato una borsa con dei vestiti. La mia amica R. suggeriva di mettere pc, caricatore di emergenza e un paio di mutande nella borsa.
Non ho fatto niente di tutto ciò.
La speranza ora è solo una: che non si ripeta ancora. Che i vari allarmi lanciati di una prossima scossa all'ora X del giorno Y sono solo bufale buone per mettere ancora più in tensione le persone.
Per non parlare poi delle varie teorie sull'abbassamento della magnitudo e compagnia bella. E del safety check? Gente della mia città, a 150 km (ma in linea d'aria meno) dal sisma che dice che sta bene. Grazie al cavolo.
Io quel comando penso di non averlo attivato nemmeno a Parigi!
Concludo con un pensiero che ho trovato poco fa... e che rispecchia me e la mia regione... come ci rispecchia!
A presto.... con buone nuove... si spera!

"Il volto più vero delle Marche, anche se il meno appariscente, è quello di una regione di laboriosa e virile solitudine, abitata da gente avvezza a fare i conti con se stessa, a non ammettere niente di grande, niente di straordinario in nessun fatto e in nessun uomo; un popolo, dunque, che la pratica quotidiana del mare e dei campi ha reso taciturno, appartato, schivo alle facili aperture, e tuttavia più incline alla malinconia che alla tristezza, più all'interrogazione che all'angoscia.
Essere Marchigiani è un destino. Significa stare al mondo in modo tellurico e fantastico al tempo stesso. Aver sempre la necessità di scappare e sempre - sempre - patire la nostalgia ineludibile del ritorno. Significa avere la netta sensazione che la vita si svolga altrove, per poi scoprire che la si è persa in tutto ciò che si è lasciato.
Significa rimanere incommensurabilmente soli in un deserto così somigliante al paradiso da confondere gli angeli nel loro volo"


giovedì 13 ottobre 2016

Efficienza

Non ho fatto tanti colloqui di lavoro, ma quelli più "fumosi", quelli meno chiari, che poi si svelavano essere quelli che ti rifilavano fregature, avevano sempre, tra le varie domande, una tra quelle che mette più in difficoltà: "Descriviti con un aggettivo (o tre, se si era fantasiosi)".

Ho sempre cercato di abbozzare una risposta, cogliendo quel che mi veniva in mente.
Poi, ieri, in uno scambio su whatsapp con un'amica, ho avuto l'illuminazione: efficiente. Io sono efficiente.
Mi lamentavo di come, nonostante avessi spiegato tutte le cose più e più volte, c'era chi si svegliava all'ultimo senza nemmeno rileggere i messaggi whatsapp di due giorni prima (non un'eternità!) e chiedeva come fare (il succo della questione era come contribuire alla lista nozze per il matrimonio dei miei amici). Possibile che io devo stare sempre a pensare a tutto, a prepararmi liste di appunti su chi deve fare cosa... e gli altri si svegliano all'ultimo?
La risposta della mia amica: 

"No aspetta, tu non puoi non essere efficiente. Fa parte di te. Devi smetterla di non mandare a cagare la gente, quello sì. Ma forse anche essere gentile fa parte di te... siamo fottute"

Questo è un esempio stupidissimo, ma alla fine vedo che si riflette anche nel campo lavorativo. Mi arriva una mail con un file da caricare sul sito... tempo dieci minuti è su. Mi si chiedono tre visite guidate in tre giorni, uno di seguito all'altro? Mi organizzo e le faccio. (true story! Ma il 31 ottobre e il 1 novembre voglio solo una cosa: riposare!)

Perlomeno in qualcosa... ho una piccola consapevolezza di me!!! ;)

sabato 8 ottobre 2016

Vita da guide

"You're smiling, despite the bad weather"

Grazie signora americana che mi dici così, nonostante la pioggia battente che accoglie tutti  allo sbarco dalla nave (comprese noi povere guide!)
E' il mio lavoro, cerco di farlo al meglio... per quello che mi riesce!
Probabilmente mi si leggeva la stanchezza in faccia, che la sveglia alle 6 del mattino non sempre è facile da gestire... mi hanno fatto i complimenti, non ho perso nessuno (anche se l'ho temuto da una sosta bagno all'ingresso al museo - dannata donna che giri in lungo e in largo invece di tenere le fila), ma penso che sia stato il giro più difficile che abbia mai fatto con queste crociere... complice una guida sconosciuta e mai vista che si dilungava troppo e inutilmente...
Altro giro, altra nave... e ci si rivede l'anno prossimo.

Forse ora ho un po' di calma... anche se tremo un po' all'idea di un'altra guida in inglese, forse, la settimana prossima... è tutto molto fumoso...

E a fine mese... trekking urbano!
Cercatelo nelle vostre città, è una cosa sempre un sacco interessante!!!


domenica 2 ottobre 2016

Mediamente felice.

Non penso possa esistere una felicità perfetta. Ci sarà sempre qualcosa che stona o che manca.
Nell'imperfezione della mia vita, nelle sue mancanze, nelle sue assenze, nei miei errori, sento però di potermi definire "mediamente felice". Devo lavorare ancora a lungo su me stessa, capire se fare o meno determinate scelte, ma, in questo momento, non ho poi troppo su cui recriminare.

(minimo tra una settimana cambia tutta questa mia visione, ma ora - o forse da un po' prima - la penso così)

Oggi va così. Anche se, in fondo in fondo, ci spero di togliere quel "mediamente" e sostituirlo con un "pienamente"! Devo solo capire cosa mi ci farà arrivare!

(Prima che ve lo chiediate, no, non c'è nessuna persona in particolare che mi fa fare queste affermazioni... al matrimonio della mia amica, tra due settimane, la mia casella "+ 1" rimarrà vuota per l'ennesima volta... sono gli amici, vecchi e nuovi, che stanno contribuendo a questa serenità.... tranquilli eh... che i periodi di sclero sono dietro l'angolo!!)